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Metaverso e le professioni del futuro

06/04/2023

Metaverso e le professioni del futuro

“Hiro non è affatto lì dove si trova, bensì in un universo generato dal computer che la macchina sta disegnando sui suoi occhialoni e pompando nei suoi auricolari. Nel gergo del settore, questo luogo immaginario viene chiamato Metaverso. Hiro trascorre molto tempo nel Metaverso. Lo aiuta ad affrontare la vita senza futuro del D-Posit.”

– Neal Stephenson, Snow Crash, 1992

Il Metaverso di Snow Crash, capolavoro della fantascienza americana, è un mondo virtuale interconnesso, creato e abitato dagli utenti-avatar, dove la libertà è limitata solo dall’immaginazione; è uno spazio tridimensionale, collettivo e interattivo; una realtà digitale che estende e implementa la realtà fisica.

A trent’anni dalla prima pubblicazione del romanzo, il Metaverso descritto dal suo visionario autore, Neal Stephenson, è diventato un progetto concreto sostenuto dall’industria dei videogiochi, dai colossi della Silicon Valley, dalle grandi società di telecomunicazioni e da marchi globali come Coca-Cola e Nike. Grazie agli ingenti investimenti delle aziende e al conseguente avanzamento delle tecnologie necessarie, il Metaverso – inteso come riproduzione strutturata dell’universo oggettivo ­– sta emergendo dalle pagine della letteratura per acquisire forma e sostanza nella nostra realtà.

Il Metaverso si prospetta come una rete di mondi 3D e simulazioni persistenti; un’opera di grande ingegno che ritrae persone e oggetti reali all’interno di ambienti virtuali, tanto seducente da spalancare le porte dell’immaginazione a esperienze immersive per gli utenti, nonché a opportunità di crescita e strumenti di value creation per le imprese. Utilizzando i dispositivi AR/VR e le piattaforme digitali, chiunque può esplorare questo spazio alternativo e sperimentare ciò che nel mondo normale risulta spesso inaccessibile. Nel Metaverso, gli avatar creati dagli utenti sono liberi di incontrarsi e interagire, instaurare nuovi rapporti e rafforzare quelli esistenti, condividere percorsi di formazione e apprendimento, eventi e avventure, convivere e cooperare al di là delle barriere fisiche e geografiche.

In un futuro che immaginiamo prossimo, il tridimensionale web 3.0 (read-write-own-participate web) – supportato dalle tecnologie del Metaverso: intelligenza artificiale (AI), digital twin 3D, realtà aumentata (AR), realtà vituale (VR), edge computing, blockchain e criptovaluta – andrà a sostituire il piatto web 2.0 (read-write web), cambiando radicalmente le abitudini dei fruitori e i business model delle aziende. Realtà fisica e realtà digitale stanno progressivamente convergendo in una realtà integrata in cui la nuova generazione di utenti-consumatori acquista beni e servizi virtuali di qualsiasi tipologia (oggetti di vita quotidiana e proprietà immobiliari, partecipazioni a concerti e prime cinematografiche, ecc.); il nascente mercato del Metaverso mostra il potenziale necessario per trasformare l’economia e l’industria attuali: in teoria, qualsiasi ambito o settore aziendale può essere influenzato dal suo avvento.

Com’è intuibile, parallelamente al mercato del Metaverso, evolve il mercato del lavoro ad esso collegato: un report di LinkedIn evidenzia che la richiesta di profili professionali attinenti al web 3.0, dal 2020 ad oggi, ha registrato una crescita esponenziale.

Se il Metaverso può riprodurre ed espandere il mondo reale, le opportunità di carriera associate al Metaverso sono idealmente infinite. Ma quali figure lavorative hanno e avranno un ruolo cruciale nello sviluppo della nuova economia? Ne abbiamo individuate e analizzate alcune:

World builder

Oltre a dar prova di sofisticate abilità creative e tecnologiche, il world builder è chiamato a rispondere a quei criteri che consentono di strutturare ambienti virtuali ed esperienze immersive mantenendo un approccio “human-centered”; in altri termini, ha il compito di progettare e realizzare metaspazi a misura d’uomo, in grado di suscitare emozioni positive, indurre nuovi stimoli, incoraggiare la scoperta e lo sviluppo di capacità e competenze mai sperimentate.

Per creare un Metaverso aperto e inclusivo, il costruttore digitale deve:

  • selezionare la piattaforma su cui agire e garantire l’interoperabilità con le altre piattaforme;
  • elaborare i metaspazi tenendo conto dei layer che ne identificano gli elementi costitutivi: esperienza, scoperta, economia creativa, spatial computing, decentralizzazione, interfaccia umana e infrastruttura.

Ingegneri AR/VR

L’accesso al Metaverso avviene tramite dispositivi in costante evoluzione, ideati e perfezionati da ingegneri hardware e software che puntano a ottimizzare le esperienze immersive. I visori AR/VR e i joystick vibranti attualmente in commercio già permettono di percepire e gestire la realtà digitale come una realtà fisica. Tuttavia i progettisti, mossi dalle ambizioni degli investitori e dai desideri degli utenti, sono impegnati nello sviluppo di strumenti sempre più leggeri ed efficienti, come le lenti a contatto con display integrati e le tute interattive dotate di sensori.

Digital designer

Le nuove tecnologie hanno dato vita a business model avveniristici. A rappresentarne un esempio vincente, è il mercato dell’arte digitale sotto forma di NFT (Non-Fungible Tokens): piattaforme come OpenSea ospitano gallerie virtuali in cui gli utenti possono ammirare e acquistare le opere dei crypto artist. Più in generale, i nuovi modelli d’impresa riguardano la creazione e la vendita di prodotti e servizi digitali: Valentino ha disegnato una collezione per avatar, Nissan ha inaugurato uno showroom virtuale; alcune piattaforme supportano il turismo immersivo, altre incrementano il mercato immobiliare. Nel Metaverso, come appare evidente, i designer di digital twin 3D, realtà aumentata e realtà vituale possono esprimere la propria creatività in qualsiasi settore dell’arte e dell’industria, realizzando oggetti, ambienti ed esperienze.

Event manager

Impressionati dai concerti dal vivo su Fortnite e dalle fashion week su Decentraland, artisti e brand di tutto il mondo sembrano impazienti di esibirsi in digitale: a breve, gli event manager del Metaverso figureranno tra i professionisti più richiesti. Per pianificare, gestire, coordinare e supervisionare i grandi eventi virtuali – spettacoli, mostre, convegni, fiere, ecc. – saranno indispensabili competenze tecniche avanzate che andranno a estendere le classiche skill.

Marketing specialist

Il Metaverso rappresenta il futuro ambiente di marketing in cui le aziende avranno l’opportunità di promuovere e commercializzare prodotti e servizi attuali nonché progetti innovativi studiati espressamente per il web 3.0. I responsabili del digital markenting dovranno far proprio il linguaggio del Metaverso, riconoscere i trend del mercato emergente, selezionare idee originali e creare contenuti coerenti. In tal senso, potrebbero prendere esempio da alcune società pioniere che, da tempo, interagiscono con i game designer per inserire prodotti nei videogiochi virtuali.

Cyber security expert

Come qualsiasi applicazione, anche il Metaverso è vulnerabile agli attacchi informatici e al furto dei dati. Gli esperti di cyber security, tecnici specializzati in data mining e coding, interverranno per tutelare la privacy degli utenti, monitorando i tentativi di hacking e aggiornarnando i protocolli di sicurezza. Inoltre, saranno impiegati per identificare e segnalare i potenziali abusi delle funzionalità del Metaverso.

Guide virtuali

La maggior parte degli utenti non ha alcuna familiarità con la navigazione tridimensionale che caratterizzerà il web 3.0. Entreranno quindi in gioco le guide virtuali ­– ossia gli avatar degli utenti qualificati e i chatbot dell’intelligenza artificiale ­– che accoglieranno e supporteranno i neofiti durante le prime esplorazioni dei metaspazi.

In conclusione, possiamo affermare che il Metaverso appartiene a un futuro imminente, in parte già iniziato. Per cogliere le growth opportunity offerte dal nuovo contesto tecnologico, le imprese dovranno innanzitutto individuare i punti forza e di debolezza del mercato che si profila all’orizzonte e, in seconda istanza, aggiornare con lungimiranza e tempestività sia le strategie di marketing sia i know how aziendali.